Museo d'Arte Contemporanea Folligeniali
Un progetto di Scuola d'Arte Bergognone
Il Museo Folligeniali si raggiunge percorrendo con passi leggeri il fragile ponte che unisce creatività e follia.La sua nuova sede appena ristrutturata racconta una storia lunga e impregnata di umanità: dopo aver assolto all’originaria funzione di asilo, questo edificio è stato per più di vent’anni la sede della Scuola Bergognone e ha accolto tra le sue mura liberty migliaia di allievi. Qui la Scuola ha trascorso la sua adolescenza, trasformandosi da minuscola comunità di persone diverse accomunate dalle medesime passioni in una vera e propria bottega artistica, animata oggi come allora dal suo fondatore, Angelo Frosio, tramite un metodo rigoroso e una dedizione instancabile alla missione, riassunta nel motto “L’arte è…amare”.
Ma la sede del Museo FOLLIGENIALI è molto più di un luogo: si propone come opera d’arte di per sé, sublimata nel trinomio luogo-rete-sperimentazione che le regala dimensioni inimmaginabili: il “luogo” si espande in una “rete” capace di amplificare a dismisura il fertilissimo portato culturale della “sperimentazione” creativa. Il suo genius loci si identifica in sintesi con l’atmosfera che si vive al suo interno, la capacità di essere al tempo stesso nido protetto e spazio aperto di incontro, significativamente rappresentato dal simbolo della chiocciola, e di coniugare l’inaspettata serenità dell’ambiente umano con una spiccatissima propensione ad attirare e integrare al suo interno il diverso, fino ad assorbirlo nella dimensione maieutica e senza confini della creatività geniale.
Il folto gruppo degli artisti FOLLIGENIALI è senza dubbio il frutto più maturo e genuino dell’esperienza, sicuramente unica al mondo, di questi primi 35 anni di storia della Bergognone. L’arte non ha infatti senso se svincolata dall’artista, dalla sua personalità, dalla sua capacità di progettare e di fare, dal suo talento creativo, dalla sua voglia di vivere, di ridere, di amare. L’arte nacque da quel tocco fugace tra la divina follia, che partorì l’idea impossibile del cosmo, e la mano tremolante del genio.
Arte fu quell’alito che scaturito dalla bocca di Dio donò vita e vitalità ad un cumulo inerte di argilla. Per questo l’arte non si insegna, l’arte è di tutti. E artista è chi accetta la missione di continuare la primigenia opera creatrice, per riconsegnare il mondo, più bello e più ricco di prima, nelle mani delle future generazioni.